Fragaria vesca si espande al di là del bosco, per portare al mondo la sua sostanza: spontaneità e libertà.
Quando la osservo, i miei ricordi ritornano inevitabilmente alla mia infanzia, in quei momenti di infinita spensieratezza di cui quest’anima ne rammenta la semplicità, l’ingenuità e la purezza.
Il ricordo di questa sensazione mi si manifesta ogni qual volta che progetto un orto botanico, o che lavoro nei pressi di una radura… Queste essenze, così rurali e genuine, così modeste e famigliari riescono sempre a guidarmi con la loro inaspettata saggezza…
Fragaria mi ricorda che la bellezza dell’esistenza si trova nell’autenticità e che tutto quello che è autentico si rivela poi essere straordinariamente speciale.
Fragaria ci insegna che lo sforzo non è uno sinonimo di fatica. Lei si espande un passo più in là degli alberi, donando al mondo i risultati di interi processi di introspezione e insegnamenti che apprende nella sua interazione con il bosco e la Natura che la circonda… e dopo tutte le sue fatiche riesce ancora a sorprenderci regalandoci i suoi frutti: un equo scambio di sorrisi, gioia e felicità.
Quando incontro l’opportunità di inserire Fragaria nei miei progetti, come nel caso dell’orto botanico di Gardea, l’azione e l’intento sono proprio quelli di regalare alle persone che abiteranno questo giardino quella sensazione straordinaria che a me regala.