Pregiati tessuti accompagnano il nostro sentire, generando in noi la predisposizione ad accogliere il benessere necessario per vivere appieno le emozioni intense che ci regala questa vacanza. Un luogo che diventa sinonimo di spazio, nel quale l’ospite consolida e scrivere alcuni dei i momenti più memorabili della sua vita. Questo è lo spirito consapevole che ci ha accompagnati nella scelta di questi elementi d’arredo.
Arredare tuttavia, va oltre le scelte consapevoli. E’ per me un atto concreto di manifestazione di un riflesso interiore che si estende oltre la fisicità estetica, poiché ogni elemento porta con sé una specifica radice, una specifica energia; che nasce nel momento stesso in cui qualcuno questo oggetto lo pensa, lo concepisce e lo disegna, plasmandone quindi l’anima.
Per creare quindi una sintonia tra l’universo interiore delle persone e la complessa vastità della Natura, è quindi necessario ascoltare profondamente le anime di entrambi. Così facendo, l’atto stesso di completare trascende l’allestimento dello spazio, diventando un’opportunità nella quale la Natura rispecchia la sua estensione nell’universo di chi questo giardino lo abita e lo vive.
Il giardino è quindi il nucleo di un’esistenza che unisce le persone, un luogo dove la condivisione crea comunità, grazie anche all’impiego di elementi che ci permettono di godere lo spazio.
E quale immagine migliore può quindi rappresentare questa connessione percepita per Gardea se non quella di una madre che, camminando scalza su un vellutato legno di Garapa si sofferma sotto l’ombra di una quercia, sedendosi comodamente su un dondolo per addormentare il suo bambino?
Guidati da questa visione abbiamo quindi scelto l’arredo esterno di Gardea: uno spazio dove Madre Natura entra in connessione con lo spirito dell’ospitalità e dell’accoglienza, che si manifesta sotto varie forme, tra cui quella di una scelta attenta di arredi in capaci di rispondere alle esigenze di ospiti di ogni età.