La linearità del tempo si dissolve nella ciclicità delle stagioni. La percezione dell’arrivo dell’inverno non è altro che il finale di un ciclo evolutivo, nel quale l’Esistenza ha nuovamente espanso la consapevolezza di sé stessa. Così, gradualmente, il rumore del contesto esteriore diminuisce e lo spazio interiore inizia a riempirsi d’introspezione, portandoci a chiederci: “Chi sono diventato in questo tempo?”
E’ in atto l’inizio di una profonda metamorfosi, lo vedo orami affermarsi in tutti i miei giardini. In questo momento la Natura ci insegna ad accogliere il silenzio come un alleato, ed il giardino diventa un luogo quieto in cui possiamo ascoltarci davvero perché il rumore non interferisce più nella connessione con la nostra autentica essenza.
Stiamo vivendo il miracolo della sovrapposizione delle possibilità nella manifestazione dello spazio-tempo. Un periodo nel quale, il cambio di stagione esprime nello stesso istante l’esperienza della vita e si materializza in tre versioni diverse: la fine dell’autunno, l’inizio dell’inverno e la ciclicità della vita.
Il Tutto accade insieme, ogni giorno, scandito nel battito del cuore che si prepara a sognare il suo prossimo livello di prosperità. Il presente si sussegue addentrandosi nella magia della Creazione: il silenzio dell’inverno che sta per arrivare è una nuova opportunità che l’Anima incontra nella sua evoluzione. L’opportunità di osservare sé stessa allo scopo di accettare la Verità di cui è fatta.
Molinia caerulea, con i suoi steli piegati dal vento, ci racconta questa verità: Il cambiamento è l’unica costante del Nostro Cosmo. La sua missione è evolvere insieme al cambiamento, sintonizzarsi sulla direzione del Tutto… e vive questo momento con tanta delicatezza, non ha paura di essere fragile perché lei è animata dalla stessa resilienza: è capace di trasformarsi senza perdere la sua essenza…