Il progetto vede l’installazione di cinque allestimenti innovativi ed audaci, in grado di coniugare il tema dell’arte con quello della natura. Gli allestimenti hanno animato il centro urbano di Levico per tutto il periodo estivo e si rivolgevano principalmente al pubblico dei più piccoli. Ci siamo così immagini di andare a realizzare delle piccole porzioni di ‘bosco urbano’, con l’intento di riflettere negli allestimenti il paesaggio che circonda l’abitato di Levico, composto per lo più da boschi e prati. Abbiamo così pensato di andare a costruire delle cornici in legno per contenere le installazioni, impiegando come elemento principale dei tizzoni di legna locale, che saranno utilizzati a mo’ di casta, così da riportare nell’allestimento anche tratti della tradizione. Entro queste cornici saranno poi costruiti dei piccoli giardini verdi, assai rigogliosi dai lineamenti profondamente bucolici, composti da piante erbacee perenni a fioritura bianca, graminacee, e da un piccolo albero assai ramificato, che ricorderà le piante tipiche dei boschi marginali. Ci siamo immaginati infine di animare queste ambientazioni dai toni sobri e pacati, con una fiaba, quella di Cappuccetto Rosso ed il Lupo , così da rendere le installazioni vivaci e coinvolgenti, per i piccoli ospiti.
Abbiamo scelto di raccontare i boschi ed i pascoli non solo perché riteniamo che siano un valore che contraddistingue in maniera significativa il territorio, ma anche per l’importante ruolo che queste essenze: alberi, piante erbacee e graminacee che solitamente siamo abituati ad incontrare in natura, stanno sempre più assumendo in ambito urbano. Con il cambiamento climatico infatti, soprattutto nelle città, le persone hanno riscoperto il ruolo fondamentale che ricoprono gli alberi: fonte di ossigeno ed essenziali nella mitigazione del fenomeno delle isole di calore; ma anche quello delle piante minori che sempre più devono essere resistenti e saper tollerare condizioni estreme di calore e siccità. E’ qui che negli ulti anni, hanno avuto un ruolo prezioso le piante erbacee perenni e le graminacee, selezioni che derivano proprio dai pascoli di montagna e che sono state reimpiegate in ambito urbano per via delle loro doti di resistenza e di resilienza. Ad oggi queste piante sono un patrimonio fondamentale capace di garantire la biodiversità grazie alle loro fioriture ricche di nettare e polline ma anche in grado di dar vita a veri e propri ‘drygarden’ i così detti giardini secchi, ecosistemi quasi del tutto autosufficienti, capaci di far fronte al problema ormai diffuso della mancanza d’acqua legata al riscaldamento globale.
Cliente:
FESTIVAL ARTE E NATURA ed. 2024 – LEVICO TERME (TN)
ANNO: 2024
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