Uno dei messaggeri della primavera si avventura per i boschi annunciando la fine del letargo. Si espande lo splendore della fioritura del Pyrus communis comunicando ai simili il risveglio delle loro essenze in questa forma.
Si estende così una rete di colori vivaci che decorano energicamente la foresta. Seguendo il filo invisibile dell’armonia mi addentrando nel cuore della selva, osservando con la mia bambina interiore la pura connessione tra gli alberi. Mi sento ad essi congiunta ed un forte sentimento di protezione dovuto alla loro saggezza mi avvolge come se fossi una di loro.
Sotto i miei piedi si estendono fortificate radici che si rispecchiano nella mia mente. Il suolo permette alla rete neuronale degli alberi di veicolare informazioni da una parte all’altra del bosco. Nella superficie terrestre si uniscono all’unisono coniugando i loro rami in uno spartito allegro che sintonizza le radici sul tono del potere; mi meraviglio tutt’oggi della loro forza. Mi meraviglio di come l’uomo impara dalla foresta a rimanere unito ai suoi simili. Mi meraviglio di come la foresta lavora mantenendo il suolo unificato creando così infiniti panorami artistici.