Il cambiamento è l’unica costante dell’Universo.

Guardiamo spesso all’ambiente circostante come se fosse lo sfondo delle nostre vite, un luogo in secondo pianto, nel quale gli eventi si susseguono con il loro sviluppo apparentemente caotico. Ma lo spazio in cui viviamo, non è questo. L’ambiente è parte integrante della nostra esistenza. È il luogo in cui la nostra Anima dimora e si proietta per vive, è il suolo fertile per i semi della nostra evoluzione.

Nel mondo delle particelle, l’ambiente non è neutro, ma definisce e distingue ciò che è adeguato da ciò che è inopportuno, non attraverso giudizi o opinioni, ma con il linguaggio universale del senso di appartenenza. È adeguato ciò che è al suo posto, in armonia con il Tutto; ed è inopportuno ciò che non trova equilibrio all’interno di questa visione, dove noi siamo il centro del tutto.

Questo atteggiamento, questa costante ricerca di ordine nel cambiamento è quello che ci guida nella creazione dei nostri progetti. Quando disegniamo spazi, siamo consapevoli che ciò che chiamiamo ordine non è solo una disposizione immediata degli elementi, ma una visione unificata che si espande nel tempo, ad abbraccia il tutto perché è con il tutto che si relazione. Un visone nella quale tutti gli argomenti della conversazione si evolvono contemporaneamente, raggiungendo un equilibrio tra: passato, presente e futuro.

Per noi, ordine significa progettare in armonia ed equilibrio: disegnare spazi che trascendano l’immediato, il qui e l’ora, per proiettarsi verso il futuro, con l’intento di espandere la visione oltre il mero perimetro di un terrazzo, commutando così lo spazio in una risorsa energetica per l’anima.