Alla base del tutto, nell’armonia dello spazio, la vita asseconda il transitorio ciclo delle stagioni, ed io credo fermamente che esista un livello di benessere legato ad ogni stagione, un qualcosa che ci permette di radicarci nella condizione attuare capace di generare poi in noi una certa risonanza.

Quando progetto spazi verdi, che siano questi giardini o terrazzi, io cerco sempre di ricreare quell’armonia, quel suolo fertile in cui l’anima ricercherà se stessa nel suo più intimo angolo di Natura. Allo stesso tempo, cerco di costruire una connessione con le anime che abiteranno questi spazi, perché il mio più profondo desiderio è quello di offrire a queste anime un luogo in cui  rispecchiarsi e riconoscersi.

Sappiamo bene che la natura si vive in ogni momento… ed uno di quei momenti è questo: l’inverno. Una stagione, nel macro-disegno del paesaggio, dove i raggi del sole attraversano facilmente i rami spogli degli alberi per continuare il loro lungo viaggio verso il compimento della loro missione: riscaldare l’anima.

Ogni terrazzo è quindi un punto nello spazio-tempo unico, immaginato, progettato e realizzato per continuare l’intento della Natura: creare armonia per generare benessere, e quando questo spazio unico, attraversato dal ciclo freddo dell’evoluzione, si manifesta, mi chiedo sempre che frequenza creerà tutto questo e in che modo questa frequenza nutrirà l’anima.